Una delle mie passioni, è camminare. Ma non nei centri commerciali. Mi piace camminare nei boschi, non necessariamente lungo sentieri segnati. Anche da sola. Certo, quando mi avventuro in solitaria, scelgo itinerari che non escono dal comune di San Casciano, in modo che, anche se dovessi sbagliare direzione, ed uscire dalla parte opposta da quella prevista, possa sempre sapere dove mi trovo e bene o male tornare a casa senza dover chiamare la Protezione Civile. E cosa c’è di meglio, a metà percorso, mettersi seduti sopra un bel masso, nel silenzio del bosco a mangiare un buon panino con la bomba? I non sancascianesi non possono sapere cosa sia questa delizia.
“Nella memoria dei buongustai sancascianesi non si è mai affievolito. Il ricordo ‘agrodolce’ del Panino Bomba salta fuori dall’armadio di una vecchia cucina degli anni Cinquanta. Pomodori, tonno e cetriolini sott’aceto: questi gli ingredienti della ghiotta invenzione ideata da Sergio Bandini nel 1954. Una Bomba di bontà – come la chiamano i sancascianesi – che resiste al passare del tempo e delle tendenze gastronomiche.”
Io lo faccio così… i nipoti di Sergio Bandini potranno darmi conferma … prendete un bel panino (a me piace quello infarinato), svuotatelo di parte della mollica. Un bel pomodoro rosso tagliato a dadini, mescolarlo con il tonno sott’olio e i cetriolini sott’aceto. Un filo d’olio e un pochin di sale… riempite il panino. Ecco fatto. Buonissimo!
La Bomba è nata per esser fatta con la scolettina, ormai introvabile. La scelta del pane dipende dal gusto di ognuno, certo ci vuole un pane che assorba e che accolga i sapori senza proporne di suoi “strani”, niente elaborazioni dunque e benvenuto pane toscano, tagliato non troppo alto, sennò ci si sganascia le ganasce!!!
Trattandosi di un panino fatto con “recuperi” di bottega, per il pomodoro veniva usata la salsa rimasta in fondo ai barattoloni dei pelati (liquido che dovrebbe impregnare bene il pane), e un po’ di pelati stessi spezzettati con la forchetta. Si aggiunge quindi il tonno(pure sbriciolato), i cetriolini tagliati a fettine sottili e si condisce molto generosamente con sale, pepe e olio.
Importante è avvolgere bene il panino con carta assorbente e pellicola, e lasciare che il pane suzzi l’olio e la salsa per un pochino, così non ammozza, anche se oh la bomba è la bomba, non è per palati delicati nè per spuntini, è per togliere la fame a lavoratori ed escursionisti!!!
A raccontarla non gli si rende giustizia, ma se dopo 60 anni c’è ancora tanta gente che se la ricorda, tanto da essere il solo ed unico “piatto tipico” del paese, una ragione ci sarà pure, certo erano altri tempi e altre “fami”…