E’ arrivata la primavera. E con la primavera inizia la raccolta delle erbe di campo. Francamente non sono molto esperta. Ne conosco soltanto alcune, come gli asparagi selvatici, la borragine, le vitalbe, la portulaca, le ortiche, le cicerbite, e gli strigoli. Penso che si chiamano volgarmente strigoli (il loro vero nome sarebbe silene vulgaris), perché quando ci si fa passare la mano sopra dalla base verso l’altezza è come se “stridessero”.

E intorno a casa ho la fortuna avere zone, che non hanno mai visto gas di scarico di automobili, dove si possono tranquillamente raccogliere le erbette selvatiche come appunto gli strigoli.

Con gli strigoli raccolti sabato c’ho fatto la frittata. Ma si possono usare per il ripieno di ravioli, per i risotti, per la pasta

Dopo averli puliti e lavati, vanno scottati qualche minuto in acqua bollente. Se li usate per fare il risotto, usate l’acqua di cottura degli strigoli per cuocere il riso.

Scolateli, tagliuzzateli, e ripassateli in una padella con un po’ d’olio. Ovviamente buono. Sbattete le uova con un pizzico di sale, se volte aggiungeteci un po’ di parmigiano grattugiato, e aggiungetele nella padella con gli strigoli.

Ecco che la frittata è fatta!